Sognando la Cina con il mantou, il panino al vapore tipico

Alla scoperta dei panini tradizionali cinesi e di tutte le loro varianti

I panini al vapore sono una delle principali preparazioni popolari cinesi. Vengono cucinati con farina di grano, cereale coltivato principalmente nelle regioni del Nord, dove è anche molto diffuso e assomigliano alla nostra focaccia benché vengano cotti al vapore nelle tradizionali ceste di bambù.

Questi piccoli panini bianchi dalla consistenza soffice e spugnosa prendono il nome di mantou nella loro forma più semplice, ossia quando privi di ripieno. La sua versione farcita si chiama invece bao, bau o baozi ed è solitamente ripiena di carne di maiale o di verdure. Esiste anche il mantou dolce, che viene fritto invece che cotto al vapore e a cui si accompagna una ciotola di latte condensato.

Panini al vapore cinesi: leggenda e origine

Le prime preparazioni di impasto fermentato a base di farina in Cina risalgono alla Dinastia Zhou (771 a.C.), ma il mantou potrebbe aver avuto origine qualche secolo dopo sotto il Regno Qin di Zhaoxiang, per poi diventare un piatto popolare durante la Dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.).

Secondo la leggenda popolare la nascita del mantou risale a un periodo successivo, quello dei Tre Regni governato da Shu (221 – 264 d.C.). Si racconta che il merito sia dell’ingegnoso stratega Zhuge Liang, che dopo aver portato a termine con successo la spedizione per invadere alcune regioni del Sud, trovò il modo per attraversare insieme al suo esercito le violente acque del fiume Lu. Secondo un barbaro della zona era necessario sacrificare decine di uomini e gettare le loro teste nell’acqua per calmare l’impeto del fiume, ma Zhuge Liang, che non voleva in alcun modo uccidere i suoi uomini, decise di sacrificare al posto loro alcuni degli animali con cui viaggiava. Creò dei panini grandi quanto delle teste umane e li farcì con la carne delle mucche e dei cavalli, riuscendo in questo modo a raggiungere l’altra sponda del fiume.

La leggenda narra che è da questo episodio che deriva il nome del panino, in quanto testa di barbaro si dice mántóu.

Tutto il mondo è… mantou!

Il mantou accompagna oggi i piatti nei ristoranti di tutta la Cina, ma è anche un’ottima scelta street food, non a caso è diffuso anche in altri Paesi con nomi diversi e lievi variazioni nella ricetta. In Corea prende il nome di mandu e in Mongolia diventa mantuu, mentre il manjū giapponese è un’ottima variante consumata come un baozi, con un mix di carne e verdure oppure di fagioli. La versione ripiena viene preferita anche nelle Filippine, dove si prepara il siopao e dai turchi, il cui manti o manty è un raviolo farcito molto somigliante al mantou cinese, non solo nel nome.

Questa è la dimostrazione che non siamo gli unici a trovare irresistibilmente buoni questi panini leggerissimi dal ripieno versatile.